Il Museo Nazionale della Fotografia di Brescia racconta la storia
della fotografia e del cinema attraverso apparecchiature fotografiche e cinematografiche, dai primi esperimenti fino ai giorni nostri. Nel 1953 nasce il Cinefotoclub, l’associazione di fotografi appassionati e negli anni ’80 prende vita l’idea del Museo come esposizione al pubblico del materiale raccolto nel corso degli anni.
Il Museo è suddiviso in sezioni:
- sala dedica al cinema,dove sono esposti importanti pezzi che raccontano l’evoluzione del cinema per amatori, dai primi tentativi di rendere le riprese alla portata di tutti con il proiettore Pathè Baby del 1921 che supportava la pellicola 9,5 mm e la seguente cinepresa che porta il suo stesso nome del 1923, dal formato maneggevole e facilmente utilizzabile, per passare alle cineprese storiche della Bell&Howell, della Bolex Paillard, per arrivare alle più recenti giapponesi. In questa sala sono ospitate le due fotocamere utilizzate dalla Nasa per studi scientifici e tecnologici.
- vetrine della storia della fotografia: partendo dagli antenati della fotografia, dalla camera oscura cinquecentesca, per passare nel 1700 alla silhouette e physionotrace, arrivando alla copia della prima fotografia del mondo del 1826, viene illustrata la nascita della fotografia, che inizia a diffondersi con l’invenzione di Daguerre nel 1839. Nelle vetrine si possono ammirare pezzi originali di dagherrotipi, ambrotipi, ferrotipi che rappresentano positivi a copia unica, una rara miniuature dorée, lastre autocromie dei Fratelli Lumière e album che raccolgano bellissime cartes de visite.
- sala delle macchine fotografiche: le macchine sono raccolte nelle vetrine in base alla casa produttrice: Leica, Zeiss Ikon, Kodak, Agfa, Bencini e Ferrania...In questa sala trovano posto un bellissimo apparecchio francese in legno di fine ‘800 che monta lastre 55x55 cm e la vetrina dedicata alla fotografia stereoscopica, l’antenata del nostro 3D.
-sala della tecnica fotografica: qui troviamo un pezzo di vanto per il Museo, la fotomitragliatrice Zeiss Ikon del 1930, e troviamo tutto ciò che serve in fase di ripresa (esposimetri, flash, lenti, filtri, scatti flessibili...) e in fase di sviluppo e stampa.
Il Museo possiede due sale mostre dove ogni mese si susseguono mostre di autori nazionali e internazionali. Dal 2013 inoltre è stata creata la mostra nel cassetto, uno spazio espositivo che accoglie e rende fruibili al pubblico alcune fotografie conservate nell’immenso archivio del Museo (circa 60000 pezzi).
La Biblioteca foto-cinematografica conta circa 8.000 volumi interamente di fotografia e cinematografia.
Il Museo organizza ogni anno i seguenti Concorsi Fotografici a carattere nazionale (oltre a quelli settimanali e mensili dei corsi fotografici):
- Concorso Nazionale San Faustino Patrono di Brescia
- Concorso Nazionale Corsa 1000 Miglia
- Concorso Nazionale di Fotografia Artistica "Premio Brescia"
L’ingresso al Museo è libero e gratuito.
![]() |
![]() |
![]() |
E’ il 1953 a segnarne la nascita: il 7 Maggio 1953 inizia la sua attività l’Associazione Fotografica Culturale priva di lucro Cinefotoclub di Brescia, con sede legale al n. 20 di Corso Zanardelli. Il primo Presidente è l’ing. Annibale Lori, il Vice pres.te il prof. Francesco Mandruzzato e il Segretario Mario Benetti.
E’ importante ricordare che nello stesso 1953 l’esordio internazionale avvenne all’Esposizione Fotografica Italiana tenutasi in Belgio. Il riscontro su giornali prestigiosi quali “L’informateur”, “Le Soir”, “La Libre Belgique” fu notevole: non vennero lesinati infatti gli elogi.
Dopo la nascita del Club nel 1953, l’attività proseguì poi nelle nazionali di fotografia artistica del 1954 e del 1957 in cui figurarono per la prima volta autori come De Biasi, Berengo Gardin, Giacomelli e Roiter e successivamente nel 1959 con il Festival del colore italo-franco-austriaco, organizzato in occasione del centenario della battaglia di San Martino e Solferino, alla presenza dei capi di Stato Giovanni Gronchi per l’Italia e Charles De Gaulle per la Francia). Vengono quindi i prestigiosi premi trofei internazionali come l’Ancora d’Oro, il Gran Premio d’Italia (conquistato davanti al Chicago e New York Slide Club) ed i riconoscimenti al Salone Internazionale di Barcellona e a quello di Buenos Aires.
Il Trofeo Vittoria Alata viene organizzato dal Museo Cinefotoclub Brescia per cinque volte negli anni 1968/1974, insieme al 14° Congresso Nazionale Fiaf. Nel 1992 il Museo promosse ed organizzò il “Gran Prix Europe” per gli allora dodici Paesi CEE.
Il Museo è segnalato sulle più importanti guide di antiquariato fotografico mondiale, in particolar modo dalla “Cameras” di Mc Keown (USA) e nei volumi sui Musei Lombardi editi dalla Regione Lombardia.
Nel 2001 il Comune di Brescia ha adottato il piano di recupero “Progetto Carmine” finalizzato alla riqualificazione di questa parte del centro storico; tale progetto ha interessato anche l’attuale sede del Museo in contrada Carmine n.2; si tratta di un antico edificio, di cui si hanno le prime notizie dal Catasto Napoleonico dell’800, anche se la struttura è molto più antica, avendo la Soprintendenza ritrovato un pavimento in cotto del 1400.
In esposizione vi sono reperti preziosi ed apparecchi fotografici e cinematografici (compresa la prima macchina fotografica del mondo), attrezzature per riprese foto-cinematografiche, attrezzature per camera oscura. In totale sono in mostra oltre 8.000 pezzi: un vero tesoro.
La fototeca, a sua volta, comprende circa 60.000 fotografie di autori da ogni parte del Mondo, realizzate in ogni formato e di tutte le epoche a partire dalla copia della prima fotografia del Mondo datata anno 1826.
Il Museo custodisce numerosi e corposi archivi e collezioni fotografiche, che sono tutt’oggi in fase di acquisizione digitale e catalogazione.
Sul sito del Museo, nella sezione FAMuF, è possibile consultare le fotografie già archiviate.
Nell’ultimo periodo sono stati per la prima volta analizzati e schedati i dagherrotipi, gli ambrotipi e i ferrotipi che fanno parte di una collezione unica in Italia fruibile al pubblico. Si tratta di pezzi unici realizzati a partire dalla nascita della fotografia, 1839, fino alla fine dell’Ottocento, realizzati in Europa e negli stati Uniti, che rappresentano i primi ritratti della storia della fotografia.
Centocinquanta pezzi originali che sono arrivati fino a noi e che sono stati studiati attraverso la scheda F (scheda ministeriale prevista dall’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) per la catalogazione dei beni fotografici) con la previsione dell’inserimento nel database regionale Sirbec (ambiente web creato e messo a disposizione da Regione Lombardia per la catalogazione on line del patrimonio culturale in Lombardia) delle schede, per permettere la consultazione a tutti coloro che necessitano per lavoro, studio o curiosità di approfondire la fotografia delle origini.
Un grande lavoro di ordinamento e classificazione dedicato all’intera collezione, attraverso il quale il Museo si propone di conservare, promuovere, valorizzare e soprattutto rendere fruibile l’immenso patrimonio che ospita nella sua sede.
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
La catalogazione digitale della collezione esposta iniziata nel 2019 è consultabile alla pagina museobrescia.net/collezione
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
Orari
giorno |
orario |
Lunedì |
chiuso |
Martedì |
ore 9.00-12.00 |
Mercoledì |
ore 9.00-12.00 |
Giovedì |
ore 9.00-12.00 |
Venerdì |
chiuso |
Sabato |
16.00 - 18.45 |
Domenica e Festivi |
16.00 - 18.45 |
Ingresso
L'ingresso sia per i visitatori individuale che per i gruppi è gratuito.
Visite guidate
Per le visite guidate al Museo bisogna prenotare indicando il numero dei partecipati e specificando se si tratta di una scuola e precisare nome ed indirizzo; lo stesso se si tratta di un gruppo.
Per il sabato pomeriggio, prima bisogna telefonare per sapere se possibile effettuare la visita, in quanto abbiamo sempre inaugurazioni di mostre o incontri con gli autori.
Le visite guidate come l'ingresso sono gratuite.
Contatti
telefono e fax 03049137
e-mail
Dove siamo
Museo: Vicolo San Faustino, 2
Sala mostre - Conferenze: Contrada Carmine, 2F (a fianco della chiesa omonima)
museo menu